![]() In effetti alcuni alimenti possono conferire
un sapore sgradevole, o più correttamente un sapore particolare, al latte: tra questi troviamo l'aglio e la cipolla, ma anche altri alimenti come l'erba cipollina, il porro, la cicoria, i cavoli, i cavolfiori, ibroccoli, gli asparagi, soprattutto se assunti in grande quantità. Non si tratta comunque di
alimenti in grado di alterare la composizione qualitativa del latte, perciò non
esiste una vera e propria controindicazione al loro consumo e inoltre, se la mamma ha assunto regolarmente
questi alimenti durante la gravidanza, le sostanze aromatiche in essi contenute
attraverso il liquido amniotico sono già state “assaggiate” dal feto che è
probabile si sia abituato al loro gusto. Comunque è consigliabile porre attenzione alle reazioni del lattante quando si assumono quegli alimenti dai sapori forti che risultino essere una novità e monitorare
eventuali relazioni tra assunzione e scarso gradimento del latte da parte del
neonato. |